UNGARETTI GIUSEPPE

Giuseppe Ungaretti (1888 - 1970)  

Giuseppe Ungaretti nacque nel 1888 ad Alessandria D'Egitto da genitori italiani emigrati là per i lavori di scavo del canale di Suez.
Studiò alla Sorbona di Parigi dove conosce artisti e letterati francesi e italiani tra i quali Picasso, Apollinaire, Max Jacob, De Chirico e Modigliani.
Quando scoppiò la prima guerra mondiale si arruolò come volontario e combattè sul fronte del Carso. Questa esperienza di vita influenzò molto la sua poesia le cui tematiche fondamentali sono l'impotenza degli uomini di fronte alla morte.
Nel 1916 uscì ad Udine la sua prima raccolta di poesie Il porto sepolto che diventò parte integrante della sua opera del 1919, L'Allegria, in cui introdusse importanti innovazioni metriche in direzione di un verso libero.
Nel 1919 aderì al fascismo e collaborò con il giornale di Benito Mussolini, Il Popolo d'Italia. Nel 1921 si trasferì a Roma con la moglie e andò a vivere a Marino, un piccolo centro sui Colli Albani scoprendo così anche la bellezza del paesaggio laziale. Proprio il paesaggio è un tema ricorrente nella poesia di Ungaretti: nelle sue poesie si trova la pace del deserto egiziano, il verde paesaggio toscano e soprattutto il paesaggio scarno e petroso del Carso.
Nel 1933 uscì la raccolta di poesie Sentimento del tempo dove adottò forme metriche più tradizionali dando così un sistema formale di riferimento al movimento dell'ermetismo che stava nascendo.
Nel 1936 accettò di insegnare letteratura italiana all'università di San Paolo e quindi si trasferì con la famiglia in Brasile. Nel 1939 muore il figlio di nove anni e l'angoscia per questa perdita si ritrova nella sua raccolta di poesie, Il dolore (1947). Nel 1942 tornò in Italia dove insegnò letteratura italiana contemporanea all'università di Roma.
Nel 1950 vengono pubblicate le sue traduzioni di Shakespeare, di Racine, di Mallarmé e di Blake.
Nel 1969 esce l'edizione completa di tutte le sue poesie con il titolo di Vita di un uomo. Muore a Milano nel 1970.

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    IL RIPOSINOIL CAVALIER IDEALEBIANCO E NERON. 224 CHRISTIAN KEREZ (2015-2024) MONOGRAFIA
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