PALAZZESCHI ALDO

Aldo Palazzeschi (Firenze 2.2.1885 - Roma 17.8.1974)

Pseudonimo di Aldo Giurlani, poeta e narratore italiano. Partecipò all'esperienza futurista, scrivendo una dozzina di raccolte di poesie (Cavalli bianchi, 1905; Lanterna, 1907; L'incendiario, 1910), numerosi racconti (Tutte le novelle, 1907) e romanzi dalla forte carica grottesca e fantastica; tra questi, Il codice di Perelà (1911) è una favola moderna con un omino di fumo come protagonista.
Pubblicò anche, nel 1914 su "Lacerba", il manifesto Il controdolore, ma, nello stesso anno, abbandonò il movimento, di cui criticava il freddo tecnicismo, indirizzando a Marinetti un telegramma che Giuseppe Prezzolini pubblicò su "La Voce".
Operò allora, nei romanzi seguenti, un recupero della tradizione, e la sua forte carica dissacratoria assunse toni più pacati (La piramide, 1926; Stampe dell'800, 1932; Il palio dei buffi, 1937).
Dal 1926 cominciò a collaborare al "Corriere della Sera" e nel 1957 l'Accademia dei Lincei gli assegnò il premio internazionale Feltrinelli per la letteratura. La sua produzione, segnata perlopiù da una vena ironica e dissacrante, dal gioco verbale, dall'inventiva che sviluppa all'estremo situazioni fantastiche o grottesche, è abbondante e variegata. Nelle prose più recenti si riscontra un ritorno della vena surreale, con influssi della neoavanguardia: il Perelà del 1911 anticipava ad esempio la svagata e sarcastica assurdità surreale di personaggi come Il doge (1967) e Stefanino (1969). E se in opere come quelle scritte negli anni romani (I fratelli Cuccoli, 1948; Roma, 1953) lo scrittore sembra abbandonare la visione deformante della realtà che gli è propria, in quello che è considerato il suo miglior esito narrativo, Le sorelle Materassi (1934), ottiene un riuscito equilibrio fra la restituzione memoriale di un'epoca e una trama che resta ancora sottilmente dissacratoria.

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