IUVENALIS

Giovenale (Decimus Iunius Iuvenalis) (Aquinum, 50/65 - dopo il 127 d.C.)
Il più vigoroso tra i poeti satirici latini, molte sue frasi - come ad esempio "panem et circenses" o "mens sana in corpore sano" - sono ormai entrate nel parlare comune.
Dalle poche informazioni di cui disponiamo sulla vita di Giovenale (in buona parte derivanti dalla sua stessa opera) si deduce che ebbe un'origine umile - era forse stato adottato da un liberto arricchito - e passò poi tutta l'esistenza a Roma nella condizione di cliens per il patronus di turno, praticando forse la professione di maestro e dedicandosi alla stesura delle sue satire; unica parentesi fu probabilmente la breve esperienza di carriera militare svolta sotto Domiziano e, ancora meno attendibile, è la notizia dell'esilio in Egitto negli ultimi anni della sua vita sotto Adriano. Fu amico di Marziale ed ebbe contatti con Stazio e Quintiliano. Morì dopo il 127 d.C.
Le sedici satire (Saturae), che contengono una fervida rappresentazione della vita nella Roma imperiale, furono probabilmente scritte tra il 100 e il 128 d.C. L'indignazione, l'invettiva, il sarcasmo rivolti contro l'intero sistema sociale romano sono le matrici di questi componimenti che si ispirano in particolare alla satira storica latina di Lucilio ed Orazio, recando in più le suggestioni della diàtriba cinico-stoica e le forti influenze dell'arte declamatoria.
Ipocrisia, omosessualità, caos e vizi della capitale, corruzione e vacuità della vita di corte, vizi delle donne, superstizione e fanatismo religioso, sono questi i temi maggiormente presi di mira dagli strali di Giovenale, il quale non manca di attaccare - seppur velatamente per non rischiare la censura - anche gli imperatori ed in particolare Domiziano. In alcune satire emerge l'amarezza per la condizione dei letterati e degli intellettuali del suo tempo, nonché di quella dei clientes, costretti a sottostare all'arroganza dei padroni. Tutto questo conduce al rimpianto e all'idealizzazione della tradizione repubblicana con i suoi perduti valori politici e morali. Infine, pur senza volere né riscattare né consolare l'uomo costretto a subire i mali della società, si percepisce il grande valore che Giovenale ripone nel vero sentimento dell'amicizia e, rivolto al futuro, è l'invito ai genitori ad essere, col loro comportamento, di buon esempio verso i figli.


links:
 - biblio-net - Giovenale
 - Curculio - Juvenal
 - Encyclopaedia Britannica - Juvenal

works in

  • Libri.it

    AMICHE PER LA VITA - Nuova edizioneIL RE CHE VALEVA 4,50€ IL CAVALIER IDEALETUTTI UGUALI IN FAMIGLIA!
  • Libri.it
  • Treccani