CORTÁZAR JULIO

Julio Cortázar (1914 - 1984)
Nasce a Bruxelles, figlio di un delegato commerciale all'ambasciata argentina, il 16 agosto 1914. Infanzia solitaria e tormentata dall'abbandono di suo padre. A 18 anni si diploma da maestro e allo stesso tempo studia alla facoltà di Lettere e Filosofia, però non raggiunge la laurea.
Da maestro rurale passa a tenere lezioni di letteratura francese alla università di Cuyo. Collaboratore per vari anni della rivista "Sur", deve rinunciare a causa di problemi politici. Conoscere Borges gli arreca il maggiore choc mai ricevuto: non una lezione tematica, né di contenuti, né di meccanica, semplicemente una lezione di scrittura.
La presenza di García Lorca a Buenos Aires fu un'altra rivelazione che lo porta a scoprire le cose sgradevoli della radice ispanica imperante, il machismo, la tendenza alla gravità, la presunzione e la mancanza di humor.
Nei suoi resoconti, Cortázar esprime il fantastico mediante l'irrealtà, che fa parte della quotidianità dei suoi personaggi: "Mi sono sempre sentito un po' medium quando scrivo racconti, vedo nascere le frasi con una certa indipendenza dalle mie decisioni, come se me le stessero dettando. Mi vergogno di firmarli perché non sono sicuro di essere l'autore. Nella maggior parte dei miei racconti non conosco il finale".
Nell'opera di Cortázar è fondamentale la relazione dell'io con l'altro, l'aspirazione di vincolo umano e del raggiungimento del centro, del cielo, dell'assoluto, che potrebbe permettere all'io e all'altro di capirsi e amarsi.
Dopo dieci anni d'assenza dall'Argentina, ritorna cercando un fugace recupero del passato, due mesi dopo questo viaggio, muore a Parigi, il 12 febbraio 1984, vittima della leucemia.
OPERE.
Racconti brevi: "Bestiario", "Las Armas Secretas", "Final de Juego", "Un tal Lucas", "Todos los fuegos el fuego", "Octaedro", "La vuelta al día en ochenta mundos", "Ultimo round", "Viaje alrededor de una mesa", "Queremos tanto a Glenda".
Romanzi: "Los premios", "Rayuela", "Libro de Manuel" y "62- Modelo para armar".

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