LA FONTAINE JEAN DE

Jean de La Fontaine
(Château-Thierry, Champagne, 8.7.1621 - Parigi 13.4.1695)
Poeta e favolista francese. Figlio di un ispettore delle acque e foreste, trascorse l'infanzia in un ambiente campestre, di cui si riflette il ricordo nella sua opera. Trasferitosi a Parigi, trovò la protezione di Nicolas Fouquet ma, quando questi cadde in disgrazia, dovette allontanarsi temporaneamente dalla capitale.
Tornato a Parigi, riprese l'attività letteraria e la vita mondana; nel 1683 fu eletto all'Académie Française e frequentò gli scrittori più noti del suo tempo, come Molière, Racine, Boileau, Madame de La Fayette, Madame de Sévigné.
Autore drammatico di modesta fortuna ino alla vigilia della morte scrisse commedie, libretti d'opera e poemi, fra cui il racconto romantico in versi Gli amori di Psiche e Cupido (1669), una delle sue migliori creazioni poetiche. Ma La Fontaine ha legato la sua vera fama ai Racconti e novelle in versi (1665-86), in cui raccolse principalmente materiale della tradizione italiana (G. Boccaccio, L. Ariosto), e ancor più ai 12 libri delle Favole scelte messe in versi (1668-94).
Ispirandosi a Esopo e Fedro e attingendo ampiamente a fonti medievali e orientali, seppe rinnovare il genere dell'apologo, servendosene come strumento per una rappresentazione critica e satirica della vita sociale contemporanea, alla luce di una garbata ironia intellettuale. La Fontaine rielaborò le proprie fonti in modo originale, creando favole di raffinata semplicità che si distinguono per la narrazione vivace e spontanea e per la levigata colloquialità dei versi poetici, e sanno toccare con grande naturalezza i più differenti registri del linguaggio.


links:
 -  A la découverte de Jean de la Fontaine
 - Jean de La Fontaine: in italiano
 - MUSÉE JEAN DE LA FONTAINE
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