COLLODI (LORENZINI CARLO)

Collodi (Carlo Lorenzini) (1826-1890)   


Nasce a Firenze il 24 novembre 1826.
Studia in seminario fino a 17 anni. Finiti gli studi scrive per il periodico L'Italia Musicale.
Nel 1848-49 partecipa come volontario alle rivolte risorgimentali; nel 1849 fonda un giornale di satira politica, Il Lampione, chiuso dalla censura e riaperto 11 anni dopo.
Alterna all'attività giornalistica quella di scrittore e commediografo. Dal 1856 assume lo pseudonimo di Collodi, mutuandolo dal nome del paese natale della madre.
In seguito trova un impiego presso la censura teatrale e poi alla prefettura di Firenze.
Tra le sue opere ricordiamo Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno (1856), che racconta in presa diretta la rivoluzione tecnologica della ferrovia. Nel 1875 traduce I racconti delle fate di Perrault per un editore fiorentino. L' incontro con la letteratura per l'infanzia lo stimolerà a scrivere opere nello stesso genere: Giannettino (1876), Minuzzolo (1878), Il viaggio per l'Italia di Giannettino, L'Abbaco di Giannettino, La Geografia di Giannettino, La Grammatica di Giannettino, La Lanterna Magica di Giannettino.
Nel 1881 inizia a collaborare con Il giornale dei bambini, dove pubblica a puntate Pinocchio (1881-1883) con il titolo Storia di un burattino. Nello stesso periodico pubblicherà altri racconti, come Pipì, o Lo scimmiottino color di rosa, Occhi e nasi (1881), Storie allegre (1887).
Muore a Firenze nel 1890. Furono pubblicate postume: Note gaie (1892) e Divagazioni critico-umoristiche (1892).


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