GIAMBATTISTA MACCARI.
TRASCRIZIONE ELETTRONICA - PER I NON VEDENTI - CURATA DA EZIO GALIANO.
I bagni di mare.
Morbido, e tutto verdeggiante è il mare.
E gl'ignudi garzoni rompon l'acque
con le robuste braccia, e n'escon molli
su la riva caldissima anelando.
Chiuse le belle membra in lunghe vesti
di lino candidissimo, le donne
prendendosi per mano entran nel mare.
Pur qualche ardita giovinetta fiede
col bianco petto l'onda, e le compagne
in vano la richiamano. Da lungi
ella si leva sopra i flutti: e pensi
che sia nel mare fuggitiva ninfa
cacciata fuor dagli antri oceanini
dal clamor dei nuotanti. Su per l'acque
mille teste galleggiano. Sfavilla
il mare, e al vivo sol splendon le carni.
da Nuove poesie.
GIAMBATTISTA MACCARI.
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Il cocomero.
E' un picciol orto fresco d'acqua viva
e d'un'erba verdissima che trema
al vento della sera. Un pergolato
tutto lo cinge, vi son frutta; il fico
molle di latte, pendono conserte
alle pere, le mele variopinte,
e sotto il verde di sue foglie il pesco
mostra le vaghe poma. In mezzo è un chiuso
d'arboretti che curvansi ne' rami,
e dentro al fresco stan garzoni e donne
assisi innanzi ad una pietra, e tutti
riguardano un cocomero che aperto
sulla pietra bianchissima fiammeggia.
Un villanello empie i bicchieri: incontro
guida la danza il mandolino, ed entra
a poco a poco il chiaro della luna.
da Nuove poesie.
GIAMBATTISTA MACCARI.
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La fonte.
E' una fonte bellissima: dinanzi
sui ferri che la chiudono, sedute
stan conversando le gentili donne
all'aer fresco della notte. Incontro
le dischiuse botteghe versan luce
sulla via dove sono i garzoncelli
a vender fichi ne' canestri, ed una
accesa candeluzza li rischiara.
Passa ancor qualche cocchio; ...
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