Alessio Adami
SONO SOLO ATTIMI
raccolta di poesie
.o000o.
Un saluto al vecchio
È venuto il verde e sono partito.
Hanno messo un semaforo
vicino casa mia
comanda lui ora,
hanno messo quel semaforo
vicino casa
perché la via è sventrata,
operata ed è vuota sotto,
sembra un piccolo tessuto
e l'hanno sventrata senza permesso,
la terra è stanca di essere sventrata.
Ho messo la seconda,
mi sentivo stanco,
pioveva stanco,
un vecchio stava immobile,
una statua con l'ombrello,
e guardava il lavoro,
su ogni cantiere c'è un vecchio
con occhi vecchi guarda il lavoro,
ed ogni vecchio ammira la ruspa,
poi sputa,
tutto ciò che non riesce a dire
e penso
che a casa ha una moglie,
ha una tv,
e la moglie guarda la tv
e la tv macina immagini,
e lui con l'ombrello dialoga con la ruspa,
... eppure era come me!
Lavoro, ambizioni, sogni,
e poi finisci a guardare una ruspa
che sventra la terra, lontano
da una moglie con la tv,
ed una prostata che ti fa soffrire
e dei sogni evasi nell'artereo.
Continuo a muovere l'auto,
e l'acqua continua a scendere,
domani, oggi, sempre,
e te ne freghi, pensi che la vita
per me sarà diversa
non finirò a guardare una ruspa,
... fermo l'auto e penso,
forse quel vecchio stava lì apposta
perché scrivessi di lui,
il messaggero dei suoi fallimenti,
e l'ultimo tentativo di non morire.
Mi scuso con la rana
Ero lì con la donna
Una di quelle sere
che forse ti senti qualcuno
e sogni e guardi il cielo
e pensi che abbia ancora
qualcosa da dire,
povero deturpato
violentato nell'anima dai poeti
stuprato dai fisici.
Vecchi pelati grassi guardoni,
con gli occhiali e frustrati,
e penso a quelle gambe
appoggiate sulle ...
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