Azalea
Siccità
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Ancora in secca. La sorgente che dovrebbe rinfrescare le mie foglie ha bisogno di acqua ma, le nuvole in questa stagione, provocano solo temporali estivi e non permettono ai pozzi di riempirsi. Nemmeno la terra riesce a dissetarsi. Mi dico in continuazione che occorre tempo, che non posso pretendere di sovvertire le stagioni, che questa arsura finirà e potrò finalmente bere. Ma osservo il mio giardino e le piante muoiono prima ancora che io possa condividere con loro la bellezza della primavera; osservo le mie foglie esauste. Forse senza radici potrei muovermi nella ricerca della sorgente e, se fossi abbastanza fortunata, troverei anche terra buona cui poter affidare i miei rami. No. Ho solo bisogno di riposare. Se non mi muovo, non sentirò la sete, non disperderò le mie energie e potrei anche superare questa siccità. Neve... Vorrei essere ricoperta dalla sua coltre. Almeno sarei abbracciata da qualcosa, protetta dal frastuono della vita, incapace di udire il terrore che mi circonda in questo giardino. No, non è paura: è terrore. Questi fili d'erba che ancora combattono per la sopravvivenza sanno cosa potrebbe capitare. Ed anche la quercia lo sa. Immobili, ciascuno nel proprio pezzettino di terra, ci guardiamo e ci osserviamo, uniti dallo stesso destino crudele, incapaci di confortarci...nell'attesa di conforto.
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