SEZIONE 1
Ci sono dei rovi tra noi
schegge acuminate
dal sapore di ribes
contorte ramificazioni di sotterranee presenze
dagli aculei imbevuti del nostro sangue.
Esistono rovi tra noi
naiadi oscure donateci dall'ambiguità.
Respiravano intorno gli alberi
e gli arbusti facevano da altare
il mio sguardo correva alle autunnali foglie
che giacenti a terra spargevano tristezza.
Ho rincorso la luna, sai,
ma non l'ho fermata.
***°***
SMEMORARSI
Smemorarsi di te
e delle nostre pene.
Smemorarsi dell'infinito da cui trasudiamo
delle tenebre abituali campi di battaglia
delle antinomie che ci appartengono.
Smemorarsi
della nostra essenza, della materia
del nostro destino.
Smemorarsi
della pioggia che cade
mentre ogni sogno diventa preghiera.
Smemorarsi
dell'attimo fuggente dello
smemorarsi
con te e con le nostre pene.
Le urla vagano per le stanze
passeggiando tra vivi e vivi
camminando quietamente
nei corridoi
e ancora turbinando
di cuore in cuore
per travolgere le sentinelle prone
con passo lento e claudicante.
Conto i secondi
che mi separano da te
prima che il sonno giunga implacabile
a fondermi in sogno.
Ti difenderò anche dalla luce,
o almeno arriverò a fare
dei tuoi mali , una piccola ombra.
E se
non perdessimo l'incoscienza
cos'altro ci rimarrebbe
perso l'amore?
Dell'aura gentile che
mi solleva in aria
vorrei parlare
Della brezza che mi sostiene
in questa notte stellata
vorrei cantare
Ma lei già s'è allontanata.
Albeggiare stralunato e stanco
le ombre s'allungano dalla casa
arrampicatasi sulla collina
abbandonata da ogni rumore
Nel silenzio riassaporo delle
tue labbra il ricordo
Questo tempo - più - tempo
illanguidisce all'apparire del
sole. Distendo nella luce le gambe
seduto nel prato mi riannodo
alla rimembranza del passato - futuro
senza più importanza
Gli occhi chiusi, vigili i sensi
aspetto che s’apra la porta
e che una voce mi richiami
...
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