TASSO TORQUATO

Torquato Tasso (1544 - 1595)  

Torquato Tasso nacque a Sorrento nel 1544 e fu uno dei maggiori poeti italiani del Cinquecento. Studiò legge e filosofia a Bologna e Padova. Nel 1565 fu chiamato alla corte degli Estensi di Ferrara, grandi mecenati che avevano già accolto numerosi artisti, tra i quali Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo.
Nel 1573 ci fu la prima rappresentazione dell'Aminta, dramma pastorale che esorta ad abbandonarsi all'amore in un mondo dove è la natura a dominare. In seguito, nel 1575, cominciò a dubitare della propria ortodossia e si sottopose volontariamente due volte all'esame dell'Inquisizione, ma non trovò la serenità neanche dopo l'assoluzione. Continuò a spostarsi di città in città in ricerca di quella pace interiore che non conoscerà mai. I suoi problemi psichici, le sue violente e improvvise crisi lo portarono ad essere rinchiuso per sette anni nell'ospedale di Sant'Anna dove, alternando momenti di lucidità a crisi allucinatorie scrisse i Dialoghi, dove si parlava di letteratura, di filosofia e di morale.
Nel 1581 uscì la prima versione completa della Gerusalemme liberata, poema eroico che si ispira agli avvenimenti della prima crociata (1096-1099) che precedettero la conquista della città santa e lo scoppio della battaglia di Ascalona. Alcuni personaggi presenti nel poema sono realmente esistiti, mentre altri sono di pura invenzione. L'argomento principale dell'opera è l'assedio alla città, ma tanti altri episodi secondari gli fanno da cornice: l'amore di Tancredi per Clorinda, quello di Erminia per Tancredi, l'influenza di forze demoniache ed angeliche. In seguito continuò a lavorare alla Gerusalemme e nel 1593 pubblicò la nuova versione col titolo di Gerusalemme conquistata.
Molto vasta fu anche la sua produzione poetica. Nel 1580 cominciò ad ordinare le Rime, scritte durante tutto l'arco della sua vita, dividendole in vari gruppi a seconda degli argomenti trattati. Rivolse una particolare attenzione alla musicalità del verso utilizzando come forma metrica il madrigale.
Tasso anticipò in un certo senso il gusto barocco e la sua figura di poeta triste e incompreso fu molto amata e rivalutata durante il Romanticismo.
Morì a Roma nel 1595.


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