JEAN-CLAUDE IZZO
L'ARIDITÀ DEI GIORNI - POESIE
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[ dalla 4a di copertina: Camminando nel silenzio delle pietre, sotto il sole implacabile del suo Mediterraneo, il poeta insegue da vicino il tempo e le illusioni. È magnificamente accompagnato da Catherine Bouretz-Izzo, le cui fotografie sono un sottile contrappunto della sua ricerca ]
A quelli che amo,
e che sanno che la vita è più crudele che vana
J.C.I.
A Gerard, mio padre
C.B.
E un giorno queste parole mute
Che con te abbiamo nutrito
Di tedio e di silenzi,
sembreranno ad un cuore fraterno
così gustose di sale greco
Eugenio Montale
… immerso nel paesaggio, nell'ocra e nel verde del muschio e dei licheni.
Là, nel nudo scivolamento delle trasparenze. Cammino nell'unto del giorno. La mia vita non aspetta più la sua pienezza. Il qui si riferisce solo a me stesso. Sono all'origine. E sono smarrito, destinato a vagabondare attraverso il mio corpo. Con i miei passi, l'aria si sposta.
Spigolo di tegola
I
L'innocenza
Delle prime nevi scompiglia le mie frasi.
Perfino strappata al mio corpo,
la scrittura avrà sempre un colore scuro,
ed un senso: quello del gesto
falciato o perso.
II
Allo spigolo violetto della sera
Affilo le mie ossa.
Fino al taglio del sesso
Non ho parole
Se non quelle che scavano per seppellire
- dalla parola alla morte, la posta è Io
Quale notte dipanandosi nella sua ombra
Riporterà il nero delle lettere dimenticate ?
III
Ho sciolto il tempo
E spodestato i miei sogni
Dai loro desideri di transumanza
Bisognerebbe
Respingere lo sguardo
Fino allo spigolo di tegola ?
IV
Nella sua prospettiva
Il paesaggio non è che un punto di fuga.
Perdere laggiù
- è il mio giuramento l'uomo senza parola riportato al rango delle cose.
Non vedere più,
...
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