Antonio Macellari
RACCOLTA DI POESIE
.o000o.
La mano sinistra di Chopin
Ho questo furore dentro
questo intenso ascoltarmi
che si proietta nel cielo in larghi spruzzi di nuvole
ora oro
ora piombo
e su tutto
una trasparente voce di vento.
Guardo
immenso
il sudario che rosso
avvolge il giorno ed i monti
attento ad ogni riflesso
di pensiero
costretto ad udire sui tasti bianchi
e sui neri
la mano sinistra di Chopin
e ad immaginare
calda
la mano di lei
nella mia.
Normalità
più che normale
sedersi su di una poltrona
l'arma totale stretta nella mano
aggrappati a quel cavallo
invisibile
silenzioso
portati per il mondo
in un galoppo sfrenato
pensaci
oggi è più che normale
salire tra le nuvole
scuotere il satellite
come un albero di frutti profumati
e raccogliere
vita morte macerie
fumo disperazione
con il culo schiacciato sul cuscino
entrare negli occhi azzurri
di un uomo
colpito al cuore
che della sua morte ci offre
la normalità
L'autunno che era
C'era l'autunno
con i suoi lunghi addii
e settembre che veniva lentamente.
Dietro le finestre
la fine ed i ricordi
i raggi perforavano le nuvole
diamanti sparsi sopra le colline.
C'era l'autunno
ed un ottobre che sembrava di vetro
lungo i muri
le pietre bagnate
le acque torbide bucavano le strade.
Novembre nero
ci stringeva nei cappotti
ghiaia e spine aguzze
respiri brevi si impigliavano nel vento
e mangiavamo l'odore della neve.
La donna che non amo
Cercare...
sì, l'ho fatto
nel mio disordinato universo
ho cercato.
Ho chiesto,
ed ancora ho fatto il suo nome
a me stesso.
Poi l'ho avuta
una notte
ecco, un'altra notte,
e dieci notti ancora,
di nuovo l'ho avuta.
Ma il suo nome è passato
come l'odore dei suoi ...
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