JEMMA SALVATORE

Salvatore Jemma
Vive a Bologna, dove è nato nel 1951.
Ha collaborato, come socio, alle iniziative della Cooperativa Culturale Dispacci, tra cui la redazione della rivista "Numerozero" e del foglio di poesia "Lo Spartivento". Assieme ad alcuni amici ha curato la pubblicazione della rivista di poesia "Al Praga Caffè"; è stato tra gli animatori del Centro d'Arte Masaorita (ora Associazione culturale Masaorita) seguendone, tra l'altro, le pubblicazioni di libri autoprodotti e in tiratura limitata di poesia e prosa. Con Manuela Pasquini ha tradotto, per i "Quaderni del Masaorita", alcune poesie di Eugène Guillevic tratte dal libro Carnac.
Le raccolte pubblicate sono: Scene (Bologna, 1984), Diciotto poesie (Bologna, 1991) e Decisioni - Plenilunio di novembre, 1-27 (Quaderni del Masaorita, 1996). Alcune poesie sono presenti nelle antologie: Bologna e suoi poeti, (edizioni E.M., 1986); Postpoesia (ila palma, 1987); Verde verticale, (Mazzotta, 1988); Quaderno bolognese (Printer, 1992); Fuoricasa (Book, 1994); Voci di poesia (Pendragon, 1997); ákusma. Forme della poesia contemporanea, (Metauro, 2000).
Ha pubblicato e collaborato con riviste di poesia tra cui: "Gli immediati dintorni" (1993, 5; 1996, 6); "Hortus" (1994, 16); "Tracce" (1994, 34); "Omero" (1995, 10); "Antigones" (1995, 20); "Rendiconti" (1997, 41/43; 1998, 44); "Novilunio" (1997, 5/6); "Origini" (1998, 36); "il rosso e il nero" (1999, 15); "YIP, Yale Italian Poetry" (1999, vol. III, 1 - 2); "Le voci della luna" (2000, 15).
Cura, con altri, la rivista di poesia contemporanea "Frontiera".

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