CARDUCCI GIOSUÈ

Giosuè Carducci (1835-1907)
Carducci nacque nel 1835 a Val di Castello, da famiglia medio borghese (il padre era medico condotto). Trascorse l' infanzia in Maremma, tra Bolgheri e Castagneto. Questa infanzia libera, a contatto con una natura aspra e selvaggia, che egli sentiva affine al proprio carattere, fu poi oggetto di alcune sue poesie, come ad esempio San Martino. Studiò alla Scuola Normale Superiore di Pisa, laureandosi in Lettere nel 1856 e iniziò la carriera d'insegnante nelle scuole secondarie. Nel 1860 il ministro Terenzio Mamiani, lo chiamò alla cattedra di Letteratura Italiana a Bologna, che tenne per un quarantennio, lasciandola nel 1904. Condusse la vita del professore e dello studioso, tra l'insegnamento e la ricerca, creando intorno a sé una scuola di allievi devoti. Partecipò intensamente alla vita culturale del tempo, collaborando ai periodici culturali allora più prestigiosi, come il Fanfulla della Domenica e la Cronaca Bizantina.
Le prime due raccolte di poesia furono Rime (1857) e Levia Gravia (1868). Seguiranno Nuove Poesie (1873), Giambi ed Epodi (1882) e le tre raccolte di Odi Barbare (1877, 1882 e 1889).
Fu un eccellente traduttore dal tedesco e un noto storico della letteratura; espresse i risultati delle sue ricerche in Studi Letterati (1874) e Bozzetti critici e discorsi letterari (1876). Di carattere iroso e battagliero, sostenne infinite polemiche letterarie e politiche. Ottenne il premio Nobel per la poesia nel 1906. Morì l'anno successivo.


links:
- Giosuè Carducci a Bolgheri
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