LATINI BRUNETTO

Brunetto Latini (1220ca-1294)
Brunetto Latini nacque a Firenze intorno al 1220. Suo padre era notaio e anch'egli ricoprì cariche pubbliche importanti all'interno del comune. Con l'aggravarsi della situazione dei guelfi a Firenze, fu inviato come ambasciatore al cospetto del re di Castiglia, Alfonso X, per chiedere aiuto. I guelfi furono comunque battuti dai ghibellini ed egli restò in esilio a Parigi, dove ebbe l'occasione di conoscere la letteratura francese.
Durante l'esilio scrisse la Rettorica, ispirandosi al modello di Cicerone. In quello stesso periodo scrisse,anche, le sue due opere più famose: il Tresor e il Tesoretto .Il Tresor,è una sorta di enciclopedia, scritta in francese,dove vengono trattati argomenti appartenenti alle più svariate discipline, tra le quali, filosofia, teologia, storia, geografia, politica, retorica. Il Tesoretto, invece, è un poema allegorico-didattico che si ispira al Roman de la rose, dove l'autore si smarrisce in una selva e incontra una donna, simbolo della natura, che lo guida. Questa cornice del viaggio funge da pretesto per poter trattare questioni amorose, morali, religiose e filosofiche.
Nel 1266, dopo la battaglia di Benevento, tornò a Firenze dove gli assegnarono importanti cariche. Nel 1284 entrò a far parte del Consiglio del podestà insieme a Guido Cavalcanti. Morì intorno al 1294.

works in

  • Libri.it

    TILÙ BLU VUOLE BENE ALLA SUA MAMMATILÙ BLU VUOLE BENE AL SUO PAPÀPAPÀ HA PERSO LA TESTALINETTE – COMPAGNO DI GIARDINO
  • Libri.it
  • Treccani