Latini
Il Tesoretto
Il poemetto, composto di settenari a rima baciata, dalla struttura visionario allegorica, narra di Brunetto che dal rientro dalla Spagna incontra uno studente bolognese che lo informa della sconfitta dei guelfi a Montaperti. Per il dolore Brunetto si smarrisce in una selva diversa (strana), dove incontra la natura personificata che lo consola e lo istruisce sulla creazione e sui principi di filosofia naturale; lo accompagna nel regno delle Virtù, che lo informano sul comportamento cortese, e nel regno di Amore, dalle cui insidie Ovidio lo mette in guardia. Dopo una fase di pentimento, Brunetto sale in Olimpo; il trattato si interrompe dopo l'incontro con Tolomeo, che si accinge a esporre i principi dell'astronomia.
I
Al valente segnore,
di cui non so migliore
sulla terra trovare:
ché non avete pare
né 'n pace né in guerra;
sì ch'a voi tutta terra
che 'l sole gira il giorno
e 'l mar batte d'intorno
san' faglia si convene,
ponendo mente al bene
che fate per usaggio,
ed a l'alto legnaggio
donde voi sete nato;
e poi da l'altro lato
potén tanto vedere
in voi senno e savere
a ogne condizione,
un altro Salamone
pare in voi rivenuto;
e bene avén veduto
in duro convenente,
ove ogn'altro semente,
che voi pur migliorate
e tuttora afinate;
il vostro cuor valente
poggia sì altamente
in ogne benananza
che tutta la sembianza
d'Alesandro tenete,
ché per neente avete
terra, oro ed argento;
sì alto intendimento
avete d'ogne canto,
che voi corona e manto
portate di franchezza
e di fina prodezza,
sì ch'Achilès lo prode,
ch'aquistò tante lode,
e 'l buono Ettòr troiano,
Lancelotto e Tristano
non valse me' di voe,
quando bisogno fue;
e poi, quando venite
che voi parole dite
o 'n consiglio o 'n aringa,
par ch'aggiate la lingua
del buon Tulio ...
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