Antonio Mansueto
Guerra Totale
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Esiste una remota evenienza, si chiama guerra totale. Ma una remota evenienza è pur sempre una concreta possibilità.
In questa remota evenienza, le civiltà umane si annienterebbero a vicenda, e l'umanità ritornerebbe ad uno stato primitivo.
È una evenienza irragionevole. Tutti vediamo che l'umanità non è completamente ragionevole. Il potenziale bellico perché ciò si realizzi, esiste. Il seme dell'odio, perché ciò si realizzi, esiste.
Esiste una teoria interdisciplinare che si chiama: Teoria dei Giochi. Sulla base della storia passata (quando il potenziale bellico era nettamente inferiore), essa traccia la via perché una siffatta remota evenienza abbia a verificarsi. Si chiama pendio scivoloso.
Ciascuna delle parti in gioco, determinata a vincere la partita quando la partita si fa violenta, compie un'azione più forte e dura, per impressionare gli avversari con la sua determinazione. Passo dopo passo, i contendenti si avviano lungo un pendio scivoloso. E se il gioco dei passi non si ferma, ad un certo punto i contendenti scivolano, in una successione di eventi ormai al di fuori del loro controllo che li porta a scivolare oltre l'orlo del "precipizio". La guerra totale.
Esiste una remota evenienza: si chiama pace totale. Ma, anche qui, una remota evenienza è pur sempre una concreta possibilità.
La via per raggiungerla si chiama: dialogo infinito e resistenza al seme dell'odio.
Nel mondo esiste la violenza. È una realtà e va combattuta anche con le forze dell'ordine. Nel mondo esiste la guerra. È una realtà. Possiamo resistere. La via è tracciata dalla prudenza, dalla ragione, dal dialogo infinito tra le parti che porta al riconoscimento delle reciproche ragioni e dei reciproci errori.
È una via difficile. Ma dall'esito certo. Forse non sarà possibile raggiungere, tramite essa, la remota possibilità che si chiama ...
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