Achille Luchetti
BALLANDO CON LE LUCCIOLE
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«Padovano Marcellino fu Vincenzo anni 29 celibe residente Cascina Bassa disoccupato. Allora, Marcellino, dove ti trovavi e che cosa hai fatto tra le 21 e le 23 di lunedì 10, cioè ieri sera?».
«Lei se lo ricorda dov'era e che cosa ha fatto tra le 21 e le 23 di lunedì 10, cioè ieri sera, signor maresciallo?».
«Marcellino, potrei arrestarti per oltraggio a pubblico ufficiale... Allora, fai uno sforzo di memoria: dov'eri?».
«Dov'ero... dov'ero... E che ne so? Forse a casa mia. Sto sempre a casa, la sera, quando non esco...».
«E se esci dove vai?».
«E che ne so? A volte in paese, a bere un bicchier di vino e a vedere i giocatori di briscola. Una volta ho visto anche lei che giocava, bravo, proprio bravo. Certe sere, invece, inforco la mia bicicletta e vado incontro alla luna. Sì, incontro alla luna signor maresciallo, non mi guardi così. Ci sono dei punti, in riva al fiume, dove la luna sembra così vicina, ma così vicina, che mi pare di toccarla, mi pare. Sapesse come è bello, signor maresciallo, sfiorare la luna con le mani. Ecco, vede, faccio proprio così con le mani, le apro come se fossi un portiere di una squadra di calcio che sta per afferrare un pallone e.... e invece acchiappo la luna. Mi creda, sembra proprio che stia tra le mie mani, signor maresciallo. Anche se lo so bene che non è vero».
«Padovano Marcellino: non abusare della mia pazienza. Allora: e se non vai a vedere i giocatori di briscola e se non acchiappi la luna, come passi le tue sere, quando esci di casa?».
«Adesso lei non mi crederà. Ho un posto che conosco solo ...
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