Tóth Árpád
Da anima ad anima
(Lélektõl lélekig - 1923)
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Traduzione di Agnes Preszler (c) - 2002
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Stanotte sto alla finestra
e attraverso la lontananza
nell'occhio raccolgo la luce
di una stella tremante.
Attraversa bilioni di miglia,
corre in spazi gelati,
neri e aridi, senza stancarsi,
chissà da migliaia di anni.
Questo messaggio del cielo
ora mi arriva nell'occhio,
e là muore felice, mentre
chiudo le mie stanche palpebre.
Per i scienziati, lo so io
questa luce è messaggero,
di lontani mondi e vite
a noi parenti, è testimone.
L'assorbo totalmente
diventa mio sangue,
e mi chiedo qual'è il legame
tra cielo e terra, tra luce e sangue.
Magari soffrono le stelle,
milioni di solitudini perse
nello spazio, e non ci ritroviamo
mai più in questa gelida notte.
Non piangere stella!
Dei cuori umani non sei più lontano!
Qual è la maggior distanza:
Il Sirio o il mio compagno?
Ahimè, amicizia, ahimè amore!
Ahimè la via tra le anime!
Ci mandiamo sguardi stanchi
e tra noi c'è lo spazio gelante.
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