Prima elegia di Sovana
Pasquale Di palmo
Pubblicazione: Inedito
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Ecco l'azzurro cane che rincorre
ali dai lunghi colori febbrili
di farfalline nel Poggio Felceto.
Altissime sul botro di zaffiro
le pareti di tufo che conducono
della Tomba Ildebranda allo stupore,
al silenzio di vetro delle rocce
cave come uno scheletro. La luce
delira sulle chiome cinerine
degli ulivi che tendono nodose
braccia di cartapecora nel vento.
Saliamo le scalee, bianchi di polvere
come imbianchini che, invece del podio
a picco sul deserto lazzaretto,
distinguano nel sole inerpicato
fra i merli delle nuvole le linee
ripide di un sonoro ballatoio.
Presto la luna piegherà sul grano
dalle macerie il corno luminoso,
noi scenderemo fra ali di azalee
lungo le care viottole ventose.
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