COLERIDGE SAMUEL TAYLOR
Samuel Taylor Coleridge (1772-1834)
Nato a Ottery-Saint-Mary, Devonshire, studiò a Cambridge presso il Jesus
College, senza conseguire la laurea. In gioventù fu unitariano in religione,
materialista in filosofia e radicale in politica: in seguito divenne anglicano e
conservatore. Nel 1800 dopo una grave malattia prese a fumare oppio. Nel 1816 si
stabilì a London. Morì a Highgate nel 1834. Le sue più importanti opere poetiche
sono i Poems on various subjects (1796) e i componimenti inclusi nelle
Ballate liriche, scritto insieme a Wordsworth, tra cui la celeberrima The
rime of the ancient mariner (1798). Importanti anche i volumi successivi,
Christabel (1816) e Sybilline leaves (1817). Rilevanti alcune opere
in prosa come The statesman's manual (1816), la Biographia literaria
(1817) in cui dà prova della ricchezza eclettica della sua fantasia spaziando
con agilità dall'estetica alla metafisica, e poi Aids to reflection
(1825). Dopo la sua morte furono raccolte le conferenze su Shakespeare e Milton
tenute nel 1808-1819. Coleridge aveva una brillante intelligenza, capace di
inoltrarsi nei più diversi campi del sapere. Nel periodo giovanile elaborò una
particolare filosofia tesa a conciliare Platone, Milton, teologia cristiana e
materialismo scientifico, mentre più tardi subì l'influsso degli idealisti
tedeschi.
Con Coleridge penetrarono in Inghilterra alcuni fondamentali principi del
Romanticismo: la concezione organica di arte e poesia, e i rapporti tra
intelletto, volontà e fantasia. Fu importante come teorico e critico letterario
del romanticismo inglese; precursore di un indirizzo fondamentale della cultura
vittoriana, influenzò profondamente le generazioni a venire.
Le sue opere poetiche, da La ballata del vecchio marinaio a Kubla Khan,
a Christabel a Ode to dejection si ispirano a una concezione
unitaria, che evoca la misteriosa essenza dell'immaginazione e l'unità creativa
della vita.