PRIMA PARTE
È un vecchio marinaio, e ferma uno dei tre convitati: «Per la tua lunga barba grigia e il tuo occhio scintillante, e perchè ora mi fermi?
Le porte del Fidanzato son già tutte aperte, e io sono il più stretto parente; i convitati son già riuniti, il festino è servito, tu puoi udirne di qui l'allegro rumore.»
Ma egli lo trattiene con mano di scheletro. una volta un bastimento ...» comincia a dire. «Lasciami, non mi trattener più, vecchio vagabondo dalla barba brizzolata!» E quello immediatamente ritirò la sua mano.
Ma con scintillante lo attrae e lo trattiene. -E il Convitato resta come paralizzato, e sta ad ascoltare come un bambino di tre anni: il vecchio Marinaro è padrone di lui.
Il Convitato si mise a sedere sopra una pietra: e non può fare a meno di ascoltare attentamente. E cosí parlò allora quel vecchio uomo, il Marinaro dal magnetico sguardo:
«La nave, salutata, avea già lasciato il porto, e lietamente filava sull'onde, sotto la chiesa, sotto la collina, sotto l'alto fanale.
Il Sole si levò da sinistra, si levò su dal mare. Brillò magnificamente, e a destra ridiscese nel mare
Ogni di piú alto, sempre più alto finchè diritto sull'albero maestro, a mezzogiorno ...» Il Convitato si batte il petto impaziente, perchè sente risuonare il grave trombone.
La Sposa si è avanzata nella sala: essa è vermiglia come una rosa; la precedono, movendo in cadenza la testa, i gai musicanti.
Il Convitato si percuote il petto, ma non può fare a meno di stare a udire il racconto. E così seguitò a dire quell'antico uomo, il Marinaro dall'occhio brillante.
«Ed ecco che sopraggiunse la burrasca, e fu tirannica e forte. Ci colpì con le sue irresistibili ali, e, insistente, ci cacciò verso sud.
Ad alberi ...
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