La vera visiva
Autore: Paola Loreto
Se cercassi di dire un cosa
di una donna bella come Carol
non potrei usare parole
di grazia. Dovrei dire di una posa
obliqua dell'anca quando sosta
sul piede sinistro. E dovrei dire
di un riso indipendente e incolto
che scarta senza briglia. Le luci di nostra
signora sono blu, ma le chiome
non solo bionde. Qualche filo
di grigio stria la caduta a piombo
del crine. E lei non pare niente
e non appare: si asconde, o piuttosto
nasconde, dietro tutto quello che trova,
ma specialmente gli insetti. Come lei,
spandono mille gambe (o braccia?)
attorno per questionare il male
del mondo e collassano su sé
se qualcuno li fa di pietra o li raggruma
su una tela. Redimono la materia
con la loro forma. Le clavicole pulite
sotto il collo di una gru e le gambe
con la chiusura a scatto sono quello
che inquadro più volentieri. Ma
non c'è male anche quando ha
mal di testa e rappresenta tutti
gli anni che ha. Più è stanca, invece,
e più illumina la notte.
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