NAIV SIROB
VENT'ANNI
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Il "Porto sepolto"
non mi ricorda che le notti d'oriente immerse nel blu.
E la poesia mi piace sempre meno.
Se il sole esplode come un cuore sotto l'architrave
è solo uno spettro della giovinezza:
se vuoi, ricordalo.
Delle rivoluzioni non amo che l'inizio,
perchè poi non è che mangiar sassi
e talvolta scopare.
E poi ancora solo mangiar sassi.
Che io sbatta la faccia sui vent'anni,
sperando che il vetro si sciolga nell'ora del mai,
che io la smetta di perder tempo seminando vento,
giacchè so che non arriverà nessuna tempesta.
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