GOZZANO GUIDO

Guido Gustavo Gozzano (1883-1916)


Nasce a Torino il 13 dicembre 1883.
Si iscrive alla facoltà di Legge, ma preferisce frequentare i corsi di Letteratura italiana. Presto inizia a comporre poesie che risentono fortemente dello stile decadentista, diffuso in Italia in quegli anni con grande successo da Gabriele d'Annunzio.
Gozzano non tarda però ad avvertire i limiti del modello dannunziano, da cui prende le distanze con La via del rifugio (1907), la sua prima raccolta di poesie, dove compaiono già capolavori come L'amica di nonna Speranza. Qui l'autore mette a punto la poetica 'crepuscolare' che lo renderà famoso come caposcuola di un movimento letterario (il cosiddetto 'crepuscolarismo'). Gozzano rifiuta le presunte raffinatezze liberty della poesia del tempo, e sceglie di cantare le "piccole cose di pessimo gusto": con lui il Kitsch fa il suo ingresso in letteratura.
Nel 1911 esce la sua raccolta di poesie 'definitiva', I colloqui, contenente i suoi capolavori, tra cui il poemetto la Signorina Felicita.
Minato dalla tisi, muore nel 1916, lasciando incompiuto il poema Le farfalle.
Rilevante è anche la sua attività di giornalista e di autore di libri di viaggi (Verso la cuna del mondo, cronaca di un viaggio in India), di novelle (L'altare del passato, 1918; L'ultima traccia, 1919) e di letteratura per l'infanzia (le fiabe raccolte ne I due talismani, 1914, e La principessa si sposa, 1917).

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