Giuliano Granata
Un morto di dicembre a Buenos Aires
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Amico, tu muori oggi,
mi hanno detto che non c' è rimedio;
nella tua casa di guardiano
all' angolo di un viale fiorito,
tu lasci la vita.
Non ti conosco,
ma ogni giorno vedo
l' inferiata alla tua finestra,
sbarre assurde per quel che hai da difendere tu,
senza senso
per quelle lenzuola bianche
dove tu soffri,
ma che fare ?
Esse seguono il disegno
della lunga, imponente ringhiera.
Da tempo trascini
un male orribile,
finché vivi tu
la famiglia ha pero'
sicuro uno stipendio,
e poi sai
che già qualcuno aspetta,
aspetta con ansia
di prendere il tuo posto.
Anche lui ha famiglia e
cerca una sistemazione migliore :
la tua custodia
appena più alta del cancello.
Uomo semplice
sei stato coraggioso in guerra;
valor e amor di patria
nelle inutili campagne
di Grecia e d' Albania,
che ora danno a tua moglie la pensione.
Sei morto questa notte
all' ombra dei jacaranda di dicembre,
tra i tanti morti di questa metropoli,
tra due giornate
di sole splendido
e di cielo color cobalto.
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