Il fanciullo e la verga
"Io verga t'ammonivo un dí: Conviene
essere saggi. E quando là in un canto
eri preso, ed a me sposato, oh quanto
poco di questo era per te il diletto!"
"Oh strano, oh triste, oh risibile oggetto,
come farti ai miei occhi osi presente?"
"Un dolore ricordo, io a te, cocente?"
"Certo: ed ira e vergogna". "Or che ti tiene
di gettarmi lontano?" "Dici bene,
odiata verga; e meglio io fo: ti spezzo".
"Ancor non l'osi, ancor non sei che a mezzo
un uomo. E se mi spezzi, è prova questa
che ancor mi temi". "Oh, a me non sei molesta
da gran tempo!" "Da un anno. Ma tu m'hai,
senza toccarmi, spezzata, se sai
già ridere di me, delle mie pene".
...
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