La casa della mia nutrice
La casa della mia nutrice posa
tacita in faccia alla Cappella antica,
ed al basso riguarda, e par pensosa,
da una collina alle caprette amica.
La città dove nacqui popolosa
scopri da lei per la finestra aprica;
anche hai la vista del mar dilettosa
e di campagne grate alla fatica.
Qui - mi sovviene - nell'età primiera,
del vecchio camposanto fra le croci,
giocavo ignaro sul far della sera.
A Dio innalzavo l'anima serena;
e dalla casa un suon di care voci
mi giungeva, e l'odore della cena.
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