Ecco il suo dolore...
Giorgio Bonacini
Pubblicazione: inedita
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Ecco il suo dolore
Si capisce dal risorgere di un vento che non suona
L’inizio sembra perdersi o piegarsi inavvertito sul tuo fianco, come l’ombra quando cede un po’ di nulla e ti si appoggia, e confortata dall’azzurro perde peso in un’assenza di paura che riaccende i suoi richiami li concentra e li difende, li trasforma in un attacco di sapienza e di pudore
Così il passo lo capisci dalla fine di un principio inalterato, l’andamento zoppicante, il ritmo scuro la pazienza delle nuvole e il dolore degli uccelli che risale lampeggiante verso il mare
Sullo sfondo una teoria di stordimenti e di reati congetture che risorgono dai luoghi che hanno visto intimità e desolazioni, terre sfatte, fuori tempo, frasi chiuse e dissennate in un avvento di biancore troppo libero, immutato, quasi un grido irriverente in un raduno di splendore
Eppure l’ombra che ha portato un’esattezza all’invasione del silenzio ti riceve, tocca soffi e intonazioni, paradigmi che snaturano la musica dei singoli e la cura, il patimento e la rovina e nell’afflato di una voce, l’intervento irrefrenabile piegato, nato scritto e consegnato
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