David Maria Turoldo
“Mie notti con Qohelet”
MENDICANTI DI DIO
Mia piccola «Deide»
Con sorriso oso dirti, o Morte, che non esisti.
E non tanto per alambicchi di parole,
uguali ai fatui sillogismi di chi ti negava
mentre pestifera mietevi vite per tutta la città.
Non esisti, se appena il Silenzio m’inghiotte:
non più verbo, suono è già tanto, bolla di vento:
è dunque il mio stesso Io un nulla?
Il Tutto-Nulla che contiene l’universo.
E’ la condizione estrema, l’abisso
Dove anche Coscienza s’invola
E di nulla in nulla passiamo.
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