Gian Citton
da "LE CARTE DEL CARIBE"
ed. “La Fenice”, Senigallia, 2003
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RALLENTY
DESPEDIDA
PER ANALOGIA
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RALLENTY
Di Felis non ricorda che le mani:
brune sul dorso e rosa vivo i palmi,
sul lido niveo di Guayacànes
in un commiato, pareva, di danza.
Quando, sguantandole la mano delle sue
mani, la svenò lentamente: come svena
la sabbia – a riva – il mare.
DESPEDIDA
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…e già in contrasto d’apparenza, allora,
sullo sfondo del mare nel soverchio sole
era lo scuro dorso che si dissolveva
forse in rosa o in grigio argenteo – spoglio
ormai per troppa luce opaco abbaglio.
PER ANALOGIA
(capodanno a Montmartre, 1994)
…quasi poco prima di mezzanotte:
schiusa, una ragazza esile, la porta,
(più esile sotto la cappa blu
che sfiora il pavimento
del bistrot – fra pochi, noi in semiluce)
si toglie con la grazia di un paggetto
il basco blu accennando un suo valzer
nello spazio fra i tavoli e il bancone,
intona un tema timidamente
guardando su, oltre i volti sorpresi.
Fa un ritornello breve, così breve
che già (appena l’azzardo di un inchino)
sparita, non c’è più.
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