Luca Rubagotti
LEI
Ecco!
Ci risiamo: la scala è lì con i suoi trenta scalini, lo so li ho già contanti!
Allora: (lentamente) uno - due - tre...
La stanza è al semi buio, l’arredamento essenziale, l’aria... calda, molto calda mi fa notare Lei giudiziosamente.
Noi siamo seduti sul sofà, vicini, anzi vicinissimi quasi attaccati e sudati.
Con sguardo apparentemente disinvolto la osservo: non ha un viso molto bello, fisicamente invece funziona, direi perfetta, atletica, una bellezza mascolina.
La sua carica erotica e sensuale aumenta mentre inarca la schiena eclissando il suo corpo alla luce che entra dalla finestra e il riflesso rende le sue gambe ancora più belle e statuarie.
La sua coscia sinistra poggia leggermente sul suo ginocchio destro, poi la gamba prosegue ed il polpaccio è sulle ginocchia. Le mie! Sento il suo calore mischiarsi con il mio.
Undici - dodici - tredici.
Mi guarda... io faccio il misterioso per un poco.
Mi alzo e vado verso il tavolo, prendo una sigaretta con il pollice e l’indice della mano destra e l’appoggio stancamente tra le labbra secche e gonfie di calore... a destra come Bogart!
Nello spostamento la sua gamba destra a cambiato posizione ed ora Lei si trova semisdraiata sul sofà, la testa leggermente inclinata a sinistra e le gambe, sempre più stupende, quasi divaricate.
(velocemente) Ventuno - ventidue - ventitre.
Un tiro di sigaretta. AH! Il fumo avvolge le sue trasparenze, Lei è in balia della mia freddezza e del mio Sex-Appeal.
A questo punto vado verso di Lei con passo sicuro deciso, con una rapida contrazione muscolare del collo le faccio cenno di alzarsi. Le immobilizzo le braccia con tutte e due le mani premendo il suo ventre contro il mio, le penetro lo sguardo e la bacio!
Venticinque - ventisei - ventisette.
Ma quale bacio!! Quando sei lì... non è ...
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