NORMA STRAMUCCI
ESSERE DIVERSI
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È bello essere diversi a scuola. È bello essere in tanti. È una ricchezza. Ti ho letto questa mia poesia:
Classe IV A T.G.A
Sotto i banchi un tappeto da preghiera
turco. Gigli dell’India alle finestre.
In un pezzo del mare di Croazia
il brillio degli squillanti pendenti
a cristalli d’Arabia. Meraviglia
di quest’aula di scuola dove
non mangiano sangue e maiale
le mie ragazze col velo. E in tutte
le nostre teste ben fatte il miscuglio
di nomi impronunciabili mentre
tra queste quattro mura siamo il mondo
che splende e nel baccano degli idiomi
fa le feste ogni mattina
alla torre di Babele
che è caduta.
Ti ho spiegato che cosa si debba intendere per “testa ben fatta”, un’espressione di Morin. Ti ho raccontato la storia della torre di Babele, così come la conosco dal De Vulgari Eloquentia di Dante. Mi auguro di averti trasmesso la gioia di condividere la diversità.
(Da 'Lettera da una professoressa', Manni 2009, pp. 57-58)
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