Scherzo n. 4
[Opera Settima, 1966]
Solitaria fanciulla notturna
che di veli ricopri lo scorno
del bel corpo consunto dai vermi,
t'è rimasto soltanto quel volto
tante volte ricolmo di gioja
tante volte solcato dal pianto.
E ti vedo di notte danzare.
Non sorrisi né lacrime omai
Son passati i bei tempi d'amore.
Ma di notte ti vedo danzare.
T'han sepolta in un giorno di pioggia:
t'han scavato una buca profonda,
t'han coverta di pietre e di terra,
t'han lasciato qui sola a marcire.
Ma il tuo volto non vuole morire.
E ti vedo di notte danzare.
...
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