Claudio Bosco
GIOVEDÌ SANTO 1989
È notte, Signore,
e il sonno in cui fatico
ad immergermi
- povero uomo di carne e sensi non allevia
il dolore che preme le giunture
testimoni che mi parlano
di un giorno
di vita immolata
di lavoro durato
di passi incerti, sì,
ma orientati ormai
verso il tuo Cuore
che m'ispira
infinita nostalgia.
È semplicemente che
stasera
mi percepisco in Te:
giuntura dolorante vuoi
che sia nel Corpo tuo
che, mistico, s'invera
per me come per chi
oggi
m'ha camminato accanto,
sin qui, giornata
in cui scemata non è
la potenza della tua risurrezione.
Concedimi di esserlo,
nascostamente,
a compaginare
con Te,
quel Corpo in cui
anch'io anelo a risorgere.
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