Pietro Barbera
Nebbia d'agosto
Una fila di colombi sui tetti
ritti, immobili,
allineati sopra i colmi.
Ali richiuse,
il becco rivolto
ai fiotti di nuvole radenti,
che rapide velano il sole.
A sprazzi, s'aprono e chiudono,
squarci di cielo azzurro.
Un fragore di turisti
ovattato nella nebbia del balio.
Brusio di sguardi,
assenti allo stupore,
bocche sonore ruminano semi
da sputare a ogni passo.
Scuotono l'aria,
ferma nei secoli,
i rintocchi delle campane
della chiesa di San Martino.
Timide cupole, rosse di coccio,
dirigono un'orchestra di tetti
dalle tegole muschiate,
di torri merlate,
di comignoli forati.
Si leva l'armonia delle sacre pietre,
preludio alla danza di Venere
nella scenografia dei licheni
impressi sulle mura del castello
baciati dall'edera.
...
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