CANZONIERE DEL BIMBO
1
Egli aperse quel dì le sue finestre,
guardò nel cielo e ringraziò l'azzurro;
sorrise ai fiori e ringraziò i profumi,
e disse all'aura: oh dolce il tuo sussurro!
e alle rondini: addio!
e ai passeggier: vi benedica Iddio!
E, alla parola Iddio, lo assalse un'alta
riverenza, e dall'anima stupita
esclamò: Nume, Iehova, Signore!
fortunati i viventi in questa vita:
oh crea l'imperituro,
regalalo al passato ed al futuro!
E poi disse a se stesso: Anima mia
bevi l'ambrosia dai polmoni ansanti;
centuplica le tue fibre d'amore,
ti stempra, anima mia, ti stempra in canti!
È nato il bambinello,
candido, vispo, vigoroso e bello.
È nato il bambinello, il sospirato,
il Messia della placida casetta:
egli è là: nella culla è già raccolto,
e gli han vestita già la camicietta:
la camicietta bianca,
con due vaghi ricami a destra e a manca.
Egli è là: sul suo pallido visino
tutti i sogni del cielo ho già sognati;
credo agli angeli adesso, agli angioletti
di vaghe aureole bionde incoronati...
Volumi, io vi saluto,
imparai l'universo in un minuto.
L'universo imparai! Non domandate
al levita e al filosofo gli arcani:
un vagito di bimbo, ecco la fede,
ecco il segreto dei destini umani!
O dubbii, o sogni, addio!
Io vedo, e sento, e benedico Iddio!
2
Ed ora pulisciti,
mia povera creta!
Sian puri, sian limpidi
gli amor del poeta;
sul dolce miracolo
la musa non dica
che note di spica,
che effluvii di fior.
Un serto facciamogli
del nostro pensiero,
ma casto, ma placido,
ma bello e leggero;
ci basti il suo bacio
per leggere i fati,
per viver beati
ci basti il suo cor!
Ai fischi del pubblico,
del volgo al sorriso
ci asconda quel piccolo
suo vergine ...
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