Maria Teresa Santalucia Scibona
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da "L'amore imperfetto"
Ed. HELICON 2003
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L'UOMO DOLCE
Noi sognavamo l'uomo dolce
e una pacata tenerezza.
C'imposero rudi falconieri
che tarpando volo agli sguardi,
legavano al garante
l'estesa rete dei desideri.
Le notti eran colme di stelle
e di brucianti amori.
Nelle morbide alcove
per gli audaci guerrieri
fummo schiave e regine.
Le soglie rosate del giorno
ravvivavano sequenze d'interdizioni
e tempestosi egoismi.
Noi sognavamo l'uomo dolce
e una pacata tenerezza.
Lui sagomava strutture
e faceva carriera.
Per le case odorose e deterse
filtravano problemi irrisolti
e tensioni esistenziali.
Qualcuna più ardita
parlò di emancipazione.
Una parola che pervase
i nostri pensieri
e rumoreggiò sonora
nei gorghi stigi della mente.
Fu trucco metaforico
la somma delle promesse?
Era il tappeto volante
per la libertà.
Un sostantivo ricco e vibrante
su cui giocare la vita.
Lo inalberammo di volta in volta
come simbolo magico
di sacralità e perdizione.
Sommerse da strati di difesa,
da viaggi ignoti
e dissipanti avventure,
nei nostri territori liberati
sognammo ancora l'uomo dolce
e una pacata tenerezza.
Siena, 1985
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