MARIA TERESA SANTALUCIA SCIBONA
UNA ACCANITA GIOVINEZZA
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Riemergi nitido fra strati
di memoria,
in un giorno casuale come tanti.
La primavera infuriava
sui bastioni consunti di Fortezza.
Le prime gemme cariche di desideri
esplodevano al sole.
Indossavi fiero e sostenuto
la divisa rutilante di cadetto.
Il vento con ruvide carezze
s’infogliava tra le chiome dei tigli.
Mai sazi d’irrefrenabile riso
parlavamo, parlavamo
dei nostri sogni agglutinati,
d’improbabili mete.
Glenn Miller con la sua musica
struggente ci frastornava i cuori.
Ricordi Giulio?
Ognuno voleva la sua America.
Di tanti mirabili progetti
non è rimasta che questa tenera
amicizia, che non si logora
all’incuria del tempo.
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