Maria Teresa Santalucia Scibona
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da "L'amore imperfetto"
Ed. HELICON 2003
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IL DISTACCO
Nella palpitante oscurità
pensieri come drappi scuri
velavano l'euforia del vino.
La sua mano maschia, felina
accarezzava la seta increspata
del nero negligé.
Lui l'amava veramente?
Era davvero l'uomo del destino?
In eterno conflitto
fra amore e dovere
col sorriso compunto
e congelato, aveva crettato
l'iridescente sogno di porcellana.
Grumi di nuvole, aironi cinerini
e fuggevoli istanti di magia.
La rabbia viva e pulsante
le annodava la voce vellutata.
Covò le lame affilate del dolore
con muta ostentazione.
Giunse l'alba era di nuovo sola,
si alzò volle gratificarsi,
demolire la rovente finzione:
bocca seducente a prova di bacio,
"Eau de vent vert"
sulla pelle ambrata.
Già ravvivata scese al bar,
si sciolse il fuoco dell'indignazione
ancora incerta fra brioche e kebab
assaporò un dolce cappuccino.
Siena, 27 aprile 1998
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